ELETTRONICA DEDICA

DEDICA STORICA
Dedico in onore a:
ALFIO POLIDORO I6CGE e DELLA FRANA LANFRANCO I6TCR

Frammenti di storia della radio *** IL PONTE RIPETITORE R4 –

del 28/10/2006
www.adiprospero.it
Romano Di Bernardo i6VDB
Siamo agli inizi degli anni ’70, ormai l’uso delle frequenze VHF si è diffuso a macchia d’olio tra i radioamatori di tutto il mondo grazie anche alla tecnologia delle telecomunicazioni che ha fatto passi da gigante nella miniaturizzazione degli apparecchi. Dalla frequenza simplex per canale si passa ai due quarzi, uno per la trasmissione e l’altro per la ricezione e, in breve tempo, dal modo AM alla FM, al VFO e alle frequenze sintetizzate.

I radioamatori, iniziano ad usare in modo massiccio la modalità FM anche se dal punto di vista strettamente radiantistico non è proprio il massimo. Molti vecchi “OM” sono restii ad entrare in questo campo della comunicazione che reputano adatto più ai cosiddetti schiaccia-bottoni che ad un seguace di Marconi.

Però, tutto sommato, è comodo portarsi in macchina l’apparecchietto 144 durante le gite di fine settimana oppure nel corso di spostamenti da un luogo all’altro della Regione. Bisogna poi considerare l’utilità dei 2 metri anche per comunicazioni di servizio durante esperimenti in altre frequenze e poi ci sono le assistenze sportive sempre più richieste e autorizzate dal Ministero.
Allora si rende necessaria la installazione di ponti ripetitori. Nell’Italia centro meridionale l’Abruzzo, grazie (o per disgrazia, dipende dai punti di vista) alla sua natura montagnosa, è una delle prime regioni dove i radioamatori iniziano a trafficare con i ponti. Una delle Sezioni ARI che più si è dato da fare, aprendo la strada ad altri territori in questo campo, è stata quella di Pescara.
Chi poteva essere l’operatore della Sezione più idoneo ad assumersi l’incarico della costruzione e installazione del primo ripetitore? Naturalmente Alfio Polidoro i6CGE.

E così il Ministero, tramite l’ARI, assegna alla Sez. di Pescara il ponte ripetitore R4 sulla frequenza di MHz 145,700 in ricezione con sgancio di 600 Kc in trasmissione.
Il luogo scelto da Alfio per la installazione del ponte è, naturalmente, il monte Maiella che assicura una copertura abbastanza efficiente da S.Benedetto del Tronto a Bari.
Poi nel corso degli anni la sede viene spostata a seconda delle disponibilità che i6CGE, divenuto nel frattempo tecnico della rete Mediaset, riesce a procurarsi.
La cura dell’R4, quando Alfio va in pensione negli anni ’90, passa nelle mani di altri radioamatori della Sez. che ancora oggi mantengono in efficienza il Ponte raggiungendo la postazione attuale anche durante le nevicate.
E’ bene che questi frammenti di storia rimangano nella memoria della nostra Associazione. I giovani per sapere dove andremo devono sapere anche chi siamo e da dove veniamo.
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